Dal 20 giugno al 30 settembre 2023 la Fondazione Famiglia Zago ospita la mostra La Buona Terra. Il percorso espositivo, sobrio ed elegante, si prefigge l’obiettivo di guidare alla conoscenza di alcune opere di Arturo Martini “modellatore”, accostate, in nome di un dialogo ideale, con le “terre rare” del noto artista Elio Armano. 

Le ceramiche, sapide di sale etrusco, sono testimonianza del portentoso talento di Martini ed esempio di finissima modellatura.

Le “terre rare” di Armano, seppur dalla mutata poetica, derivano anche dalla tradizione del Martini. Forme arcaiche, geometrie, stilemi, teste cave, piccole sculture di paesaggi e città ci propongono un volo dentro alle viscere della terra e parlano essenzialmente di noi, del dritto e del rovescio della nostra civiltà.

ORARI DI APERTURA

Sabato 16:00 – 18:30
Domenica 10:30 – 12:30, 16:00 – 19:00

INGRESSO GRATUITO

ARTE

Dal 27.02.2022 al 01.09.2022
MARCELLA CERNADAS
SOFFIO
Mostra a cura di Mauro Perosin

FESTA DELLA FONDAZIONE FRA ARTE CONTEMPORANEA, SONORITÀ E FRAMMENTI DI MEMORIA.

Fondazione Famiglia Zago

La Fondazione Famiglia Zago è un’istituzione culturale fondata nel 2022, con sede legale a Venezia e sede operativa ad Asolo.

Presieduta da Bruno Zago ed Anna Maria Gasparini, la Fondazione è attiva nella realizzazione di progetti di arte contemporanea, nella
valorizzazione della cultura e nel settore della salute, attraverso la collaborazione con strutture sanitarie e soggetti del terzo settore.

2022

FESTA DELLA FONDAZIONE FRA ARTE CONTEMPORANEA, SONORITÀ E FRAMMENTI DI MEMORIA

Con questa rassegna la Fondazione ha inaugurato la sede operativa di Asolo. La festa ha offerto al pubblico un’occasione preziosa per vivere in modo originale gli spazi dell’ex monastero. Accanto alla mostra personale dell’artista visiva Marcela Cernadas e alle fotografie di Alessandra Bello, si sono alternate note di storia, momenti musicali e percorsi guidati. L’ex chiesa di S. Luigi ha ospitato la mostra di Marcela Cernadas “Soffio”, dove spiccavano fra tutte le delicate opere in vetro Cenacolo e In Silence. L’artista, prima ospite in residenza, ha portato avanti la sua ricerca sul valore dell’effimero, la trasparenza e la fragilità della condizione umana in dialogo con il curatore, il compositore Diego Carrer e la paesaggista Pamela Nichele.

La mostra “Concentrica” di Alessandra Bello raccoglieva una serie di fotografie d’architettura e paesaggio ed è stata allestita su un concetto museografico riuscito opera di Gabriele Toneguzzi, che ha firmato l’allestimento della rassegna.